Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 29719 del 13 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29719PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni può essere legittimamente disposto anche in assenza di prova certa della loro provenienza delittuosa, essendo sufficiente un nesso di pertinenzialità probabilistico tra i beni e i reati contestati all'indagato. L'onere di provare la legittima proprietà dei beni sequestrati grava sulla persona estranea al procedimento che ne rivendichi la titolarità, non essendo sufficiente la mera allegazione di una precedente disponibilità degli stessi. Il giudice non è tenuto a esaminare specificamente tutte le argomentazioni difensive, essendo sufficiente una motivazione che dia conto in modo logico e coerente delle ragioni del rigetto dell'istanza di dissequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/02/2015 del GIP TRIBUNALE di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con ordinanza del 23 febbraio 2016 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze rigettava l'istanza di dissequestro dei beni appresi, il (OMISSIS), a (OMISSIS), quale provento di una serie di furti in abitazione, istanza avanzata da (…

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