Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9300 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:9300SENT

Massima

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La realizzazione di una veranda, comportando l'aumento della superficie utile, determina una modifica del precedente organismo edilizio e deve essere qualificata come intervento di ristrutturazione edilizia, per il quale è necessario il previo ottenimento del permesso di costruire ai sensi dell'art. 10, comma 1, lettera c), del d.P.R. n. 380/2001. La mancanza di tale titolo edilizio legittima l'applicazione della sanzione demolitoria prevista dall'art. 33 del medesimo testo normativo, a prescindere dalla risalenza dell'opera ad epoca antecedente al 1967, circostanza che al più consente il trasferimento per atto inter vivos dei manufatti ai sensi dell'art. 46 d.P.R. n. 380/2001, ma non determina la regolarità edilizia degli stessi, in quanto già l'art. 31 della legge n. 1150/1942 richiedeva la "licenza" del sindaco per la realizzazione di opere quali quella oggetto di causa "nei centri abitati". Pertanto, la realizzazione di una veranda senza il previo ottenimento del permesso di costruire comporta l'applicazione della sanzione demolitoria, a prescindere dalla risalenza dell'opera ad epoca antecedente al 1967, in quanto tale circostanza non influisce sull'abusività del manufatto e sulla legittimità del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 07254/2009
REG.RIC.

N. 09300/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07254/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7254 del 2009, proposto da
((omissis)) e ((omissis)) elettivamente domiciliate in Roma, via Padre Semeria n. 65 presso lo studio dell’avv. ((omissis)) che le rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura comunale e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. ((omissis))

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1409 del 17 giugno 2009 con cui il Comune di Roma ha ordinato la demolizione delle opere ivi indicate;

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