Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 11798 del 10 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11798PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in modo globale, tenendo conto sia delle modalità e circostanze del fatto, sia della personalità dell'indagato. Tale pericolo, pur non dovendo rivestire carattere di imminenza, deve essere concreto e attuale, fondato su elementi rivelatori di una continuità ed effettività del rischio di commissione di ulteriori reati analoghi, desumibili anche da recenti comportamenti indicativi di un'attività delittuosa non meramente occasionale. Pertanto, la sussistenza di indizi gravi e univoci di un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti, quali il possesso di ingenti quantitativi di droga, il rinvenimento di materiale per il confezionamento delle dosi e la reticenza dell'indagato sulla provenienza della sostanza, integrano il requisito del pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, giustificando l'applicazione di una misura cautelare più afflittiva rispetto a quella inizialmente disposta. La scelta della misura cautelare deve essere adeguata alle esigenze cautelari emerse, tenendo conto della concreta pericolosità sociale dell'indagato e della necessità di prevenire il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Mari - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 441/2016 TRIB. LIBERIA' di ANCONA, del 04/01/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCICHE' LOREDANA;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) per il ricorrente che conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMI…

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