Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35892 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35892PEN

Massima

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Il giudice, nel decidere sulla revoca di una misura cautelare personale, non ha l'obbligo di una specifica motivazione sui gravi indizi di colpevolezza superati dalla sentenza di condanna di primo grado, né sull'attuale sussistenza delle esigenze cautelari già ritenute in precedenza, qualora non siano stati segnalati nuovi elementi idonei a modificare il quadro originario. Infatti, il giudice può legittimamente confermare la misura cautelare in assenza di elementi che depongano per l'eliminazione della pericolosità del condannato, anche in considerazione della necessità di dare continuità al percorso intrapreso dallo stesso. La valutazione del giudice sulla permanenza delle esigenze cautelari, in tali casi, è immune da vizi di violazione di legge e incensurabile sotto il profilo della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LE. GE. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano in data 13.02.2008 che ha rigettato l'appello proposto avverso l'ordinanza del GUP che ha rigettato l'istanza di revoca dell'obbligo di presentazione considerato l'esito del giudizio abbreviato nel quale e' stato condannato alla pena di anni 6 mesi 8 di reclusione per i delitti di sfruttamento della prostituzione e di detenzione e spaccio di quantitativ…

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