Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9946 del 14 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9946PEN

Massima

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Il vincolo associativo di stampo mafioso si configura quando un sodalizio criminale, dotato di una struttura organizzativa stabile e gerarchica, persegue il programma di commettere una serie indeterminata di delitti, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dell'assoggettamento e dell'omertà che ne conseguono, al fine di condizionare le attività economiche e la vita pubblica del territorio di riferimento. Ciò si evince dalla sussistenza di elementi quali: l'esistenza di una rete di relazioni e collegamenti tra gli affiliati, anche attraverso l'assunzione delle spese legali per i sodali detenuti; l'utilizzo di metodi violenti e intimidatori, anche mediante l'impiego di armi da fuoco, per eliminare gli avversari e imporre il proprio dominio; il radicamento territoriale dell'organizzazione, con l'imposizione del "pizzo" a commercianti e imprenditori e la creazione di un "Antistato"; il ricorso a società fittiziamente intestate per eludere le investigazioni e le disposizioni in materia di prevenzione; il condizionamento dell'economia locale attraverso l'imposizione di prezzi gonfiati e l'acquisizione del controllo di attività economiche lecite. La sussistenza del vincolo associativo non è esclusa dai contrasti interni al sodalizio, essendo questi compatibili con le forti personalità dei singoli affiliati. Inoltre, la partecipazione al sodalizio mafioso può desumersi anche dalla condotta di chi, pur non ricoprendo un ruolo apicale, si adopera per il raggiungimento degli scopi dell'associazione, come nel caso di chi collabora alla bonifica di locali di un'impresa riconducibile all'organizzazione o prende parte ad azioni delittuose connotate da tipiche modalità mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 09/06/2011 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Caivanese;

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona, del sostituto Procuratore generale dott. RIELLO Luigi che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1.…

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