Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34485 del 22 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34485PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, mediante l'alterazione della realtà attestata in un documento ufficiale, integra il reato di cui all'art. 479 c.p. anche quando la condotta falsificatoria non riguardi direttamente il rapporto di servizio e retributivo tra l'autore del falso e la pubblica amministrazione, ma una manifestazione attestativa riferibile allo svolgimento di attività di vigilanza e di garanzia dell'ordine pubblico da parte del pubblico ufficiale. In tali ipotesi, il dolo richiesto per la configurazione del reato di falso ideologico è il dolo generico, ossia la volontarietà e la consapevolezza della falsa attestazione, essendo del tutto irrilevante la ragione per la quale l'autore abbia posto in essere la condotta falsificatoria. Inoltre, l'inidoneità dell'azione a produrre l'evento non esclude la configurabilità del reato impossibile, dovendo tale inidoneità essere valutata ex ante, in base alle circostanze note all'agente al momento del compimento della condotta, a prescindere da eventuali fattori esterni che in concreto abbiano impedito la lesione del bene giuridico tutelato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IZ. FE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1190/2005 CORTE APPELLO di SALERNO, del 04/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

udito il P.G. in persona del Dott. GERACI Vincenzo che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. D'AMBROSIO.

FATTO E DIRITTO

Con sent…

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