Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4706 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4706PEN

Massima

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Il coinvolgimento e l'attività di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso possono essere desunti da elementi indiziari, quali la parentela con altri membri della cosca, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e le risultanze di intercettazioni, che dimostrino il suo inserimento e la sua partecipazione funzionale agli scopi e alle dinamiche del sodalizio criminale, anche in assenza di una sua diretta ammissione. Tali elementi indiziari, se adeguatamente valutati e motivati, sono sufficienti a giustificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, senza che le generiche dichiarazioni di un collaborante possano inficiare tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AGRO' Antonio Stefano - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ge. An. ;

contro l'ordinanza 11 giugno 2009 del Tribunale di Palermo;

Udita la relazione del Consigliere Dott. AGRO' Antonio Stefano;

Udito il P.G. Dott. DI POPOLO Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito per il ricorrente l'avvocato Giuseppe Gianzi.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Palermo ha confermato la custodia in c…

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