Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23640 del 17 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23640PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, essendo precluso il riesame del contenuto concreto degli elementi probatori, ma deve limitarsi a verificare la coerenza logico-giuridica dell'iter argomentativo seguito dal giudice di appello, il quale ha il compito di valutare l'attendibilità e la credibilità delle dichiarazioni della persona offesa, anche alla luce degli altri elementi di prova acquisiti, senza che tale apprezzamento possa essere censurato in sede di legittimità, se sorretto da una motivazione adeguata e immune da vizi logici o contraddittorietà manifeste. Pertanto, il giudice di legittimità non può sindacare la ricostruzione e la valutazione dei fatti operata dal giudice di merito, essendo precluso un nuovo esame degli elementi probatori, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, purché questa sia sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici o contraddittorietà manifeste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGRO ((omissis))CE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore STEFANO TOCCI che ha concluso chiedendo il ricorso.
Ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 11 novembre 2021 la Corte di Ap…

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