Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24964 del 16 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24964PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari nei confronti di un soggetto accusato di reati commessi al fine di agevolare un'associazione mafiosa, pur in presenza della presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., non può prescindere dall'esame delle specifiche circostanze del caso concreto, con particolare riguardo all'effettiva estraneità dell'indagato all'associazione criminale, alla cessazione dei suoi rapporti con l'ambiente in cui è maturata l'idea associativa, nonché al tempo trascorso dalla commissione del fatto. Tali elementi, infatti, possono incidere sulla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio, escludendo la necessità di applicare misure cautelari, anche diverse dalla custodia in carcere, ove risultino inidonee a soddisfare le esigenze cautelari. La presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. non può pertanto operare in modo automatico, ma deve essere valutata alla luce delle specifiche circostanze del caso, senza omettere di esaminare gli argomenti difensivi volti a dimostrare l'insussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 13/08/2014 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13/08/2014 il Tribunale di Reggio Calabria ha re…

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