Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37146 del 18 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37146PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro probatorio è legittimo quando il decreto del pubblico ministero, pur senza una puntuale indicazione dell'oggetto specifico della misura, contenga un chiaro riferimento alla condotta incriminata e alla finalità probatoria perseguita, individuando la base fattuale dell'ipotesi di reato contestata. In tale caso, il giudice del riesame non deve verificare la fondatezza dell'accusa o la colpevolezza dell'indagato, ma solo la congruità degli elementi rappresentati a fondamento del provvedimento, senza poter censurare gli stessi in punto di fatto per apprezzarne la coincidenza con le reali risultanze processuali. Pertanto, il decreto di convalida del sequestro probatorio è validamente motivato quando il pubblico ministero dia conto dei presupposti del vincolo e della configurabilità del reato, con la specificazione della relativa ipotesi normativa, anche attraverso il richiamo agli atti redatti dalla polizia giudiziaria, senza che sia necessaria un'analitica motivazione sulle esigenze probatorie, salvo il caso in cui il pubblico ministero si discosti dalle ragioni indicate dalla polizia. Inoltre, l'omessa o tardiva trasmissione degli atti al tribunale del riesame non determina di per sé l'automatica caducazione della misura, dovendo il giudice valutare il grado di rilevanza degli elementi che difettano, ponendoli a confronto con quelli già legittimamente acquisiti, i quali potrebbero essere da soli sufficienti a giustificare il mantenimento del vincolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AG. MI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 5/2010 TRIB. LIBERTA' di GROSSETO, del 17/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CHINDEMI Domenico;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GALATI Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Amerini Francesco di Grosseto che insiste per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunale di Grosseto, con ordinanza in d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.