Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5472 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5472SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere espressamente, entro il termine di legge, il procedimento amministrativo relativo alla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, pena l'illegittimità del silenzio-rifiuto. In caso di persistente inadempienza, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva, senza che il privato sia gravato dall'onere di una ulteriore autonoma azione giurisdizionale. Il mancato rispetto dei termini procedimentali e il dovere di provvedere espressamente costituiscono violazione di norme poste a tutela di una posizione differenziata di interesse legittimo del privato alla conclusione del procedimento, la cui tutela giurisdizionale è ammessa anche in assenza di un provvedimento espresso. Il risarcimento del danno, tuttavia, richiede la specifica allegazione e prova del pregiudizio subito.

Sentenza completa

N. 02237/2011
REG.RIC.

N. 05472/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02237/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2237 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Piazzale Clodio, 12;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Roma;

per l'annullamento

SILENZIO RIFIUTO SULLA RICHIESTA DI PERMESSO DI SOGGIORNO PER LAVORO SUBORDINATO - RICORSO EX ART 117 CPA;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 26 maggio 2011 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difen…

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