Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28575 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28575PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La circostanza aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 si applica tanto ai delitti consumati quanto a quelli tentati, ai fini dell'esclusione dell'applicabilità dell'indulto previsto dalla legge n. 241 del 2006. Il riferimento normativo contenuto in tale legge all'aggravante in parola è comprensivo di entrambe le fattispecie, senza distinzioni, in quanto l'esclusione dall'indulto opera in modo oggettivo per la presenza della circostanza aggravante, a prescindere dal grado di realizzazione del reato. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità è volto a garantire l'uniforme applicazione della disciplina dell'indulto, evitando disparità di trattamento tra delitti consumati e tentati caratterizzati dalla medesima aggravante, la quale incide in modo determinante sulla gravità del fatto e sulla relativa sanzione. Tale interpretazione, fondata su un'esegesi letterale e sistematica delle norme, assicura il rispetto del principio di uguaglianza e di proporzionalità della pena, impedendo che la sola circostanza del mancato perfezionamento del reato possa comportare l'applicazione di un beneficio penitenziario escluso per i delitti consumati dalla stessa aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NO. CI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/07/2007 GIP TRIBUNALE di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRANERO FRANCANTONIO;

Lette le conclusioni del procuratore generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

- che il ricorso concerne l'ordinanza che ha rigettato la richiesta di applicazione d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.