Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10813 del 12 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10813PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso non richiede necessariamente l'investitura formale o la commissione di reati-fine, essendo sufficiente la stabile ed organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, da valutarsi sulla base di una lettura unitaria degli elementi rivelatori di un suo ruolo dinamico all'interno dello stesso, come il godere della possibilità di confrontarsi direttamente con soggetti di comprovata "mafiosità", la frequentazione del "luogo di appuntamenti" dei sodali e l'intrattenimento con i medesimi di movimentazioni di denaro, anche se non direttamente connesse alla realizzazione di specifici reati-fine. Pertanto, ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, è illegittima una valutazione frazionata ed atomistica dei singoli dati acquisiti, dovendo invece seguire, alla verifica della gravità e precisione dei singoli elementi indiziari, il loro esame globale ed unitario, che ne chiarisca l'effettiva portata dimostrativa del fatto e la congruenza rispetto al tema di indagine, senza che assuma rilievo, in senso contrario, la possibilità di attribuire a taluni elementi un significato diverso e più favorevole all'indagato, ove tale interpretazione risulti inconciliabile con altri univoci elementi di segno opposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/07/2017 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo …

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