Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23442 del 11 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23442PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La continuità tra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e i reati-fine è configurabile solo quando questi ultimi siano stati programmati al momento in cui il partecipe si è determinato a fare ingresso nel sodalizio criminoso, non essendo sufficiente la mera appartenenza all'associazione al tempo della commissione del reato-fine. Il giudice deve pertanto verificare con attenzione la sussistenza di tale programmazione unitaria, evitando automatismi, e valutare altresì l'eventuale occasionalità del singolo reato-fine, in quanto non è configurabile la continuazione con quei reati-fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio e finalizzati al suo rafforzamento, non erano programmabili "ab origine" perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali o comunque non immaginabili al momento iniziale dell'associazione. Il giudice dell'esecuzione, inoltre, è vincolato all'accertamento definitivo compiuto dal giudice della cognizione circa l'epoca di affiliazione dell'imputato all'associazione mafiosa, non potendo compiere una diversa valutazione di merito in sede esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. MASI Paola - Relatore

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Bi.Ce. nato a C il (Omissis);
avverso l'ordinanza del 12/12/2023 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA MASI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale LUIGI ORSI, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 12 dicembre 2023 la Corte di assise di Appello di Napoli, quale giudice dell'esecuzione, ha respinto l'istanza presentata da Bi.Ce. per il riconoscimento del vincolo della continuazione tra i reati di …

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