Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34880 del 14 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34880PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 336 c.p., l'idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio ex ante tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del fatto, con la conseguenza che l'impossibilità di realizzare il male minacciato, a meno che non tolga al fatto qualsiasi parvenza di serietà, non esclude il reato, dovendo riferirsi alla potenzialità costrittiva del male ingiusto prospettato. (Nel caso di specie, la Corte ha osservato che la minaccia ben può assumere le connotazioni del riferimento indiretto o semplicemente allusivo, ritenendo idonea a coartare la libertà morale del presidente di un collegio di Corte di assise di appello la minaccia — peraltro aggravata dalla natura e dal movente mafiosi della condotta — posta in essere nell'ambito di un colloquio volto a condizionare — il giorno precedente la camera di consiglio — la formazione del suo libero convincimento attraverso l'assunzione di un atteggiamento decisorio compiacente o comunque non rigoroso nei confronti degli imputati di un grave delitto di omicidio, in quanto esponenti di rilievo di un'associazione criminale di stampo mafioso).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FE. Pi., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 03.04.2006 dalla Corte di Appello di Caltanissetta;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in Pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. FAVALLI Mario, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio, ritenuta …

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