Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 35716 del 28 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35716PEN

Massima

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La revoca della custodia cautelare in carcere non può essere disposta automaticamente per il solo fatto che la durata della custodia già subita abbia superato i due terzi della pena detentiva inflitta, ma richiede una specifica motivazione in ordine alla persistenza o meno dell'esigenza cautelare, rappresentata dal pericolo di reiterazione criminosa, per la cui salvaguardia la misura era stata originariamente applicata. Il giudice, pertanto, deve valutare non solo il periodo di applicazione della misura, ma anche le modalità del fatto per il quale vi è stata condanna e la personalità dell'imputato, al fine di accertare se la custodia in carcere conservi la sua specifica idoneità in relazione alla natura e al grado dell'esigenza cautelare ancora da ravvisare, ovvero se la misura in corso non sia più adeguata al caso concreto, anche perché la carcerazione patita abbia avuto per l'imputato effetti deterrenti, dissuadendolo dalla commissione di reati della stessa specie, ovvero se altra misura meno afflittiva possa comunque salvaguardare la persistente esigenza cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. IACOPINO Silvana - rel. Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO la Corte di Appello di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) RA. AB. JA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/04/2007 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IACOPINO SILVANA GIOVANNA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. F. Salzano che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGI…

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