Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24921 del 4 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24921PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali le risultanze di intercettazioni che dimostrino la stabile compenetrazione dell'indagato nel tessuto associativo, la sua attività di intermediazione e supporto a favore di esponenti di vertice del sodalizio, nonché la sua presenza in occasione di incontri tra affiliati finalizzati a trarre vantaggi illeciti. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare la gravità indiziaria richiesta per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali specifici, ove risulti comprovata l'attualità del pericolo di reiterazione di condotte analoghe e di inquinamento probatorio. In tali ipotesi, la presunzione di adeguatezza della custodia carceraria non può essere superata dalla mera residenza dell'indagato in luogo distante dai centri di operatività del clan, né dalla sua sostanziale incensuratezza, atteso che il giudice di merito non è tenuto a un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione risulti logica e adeguata rispetto alle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Mari - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 21/11/2017 (dep. il 07/12/2017) dal Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Vittorio Pazienza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/09/2017, il G.i.p. del Tribunale di Caltanissetta applicava a (OMISSIS) la misura della c…

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