Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8938 del 1 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:8938PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il tasso di interesse applicato su un prestito risulta manifestamente sproporzionato rispetto alla media di mercato, in ragione dello stato di bisogno e della condizione di vulnerabilità economica della persona offesa, che si trova costretta ad accettare condizioni di finanziamento particolarmente onerose e pregiudizievoli per la propria libertà negoziale. A tal fine, il giudice può procedere ad una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, senza necessità di una perizia tecnica, ove ritenga sufficienti gli elementi probatori acquisiti, quali le dichiarazioni della persona offesa e gli accertamenti della polizia giudiziaria sulla effettiva entità degli interessi praticati. La sussistenza dell'aggravante dello stato di bisogno può essere desunta dalla sproporzione tra il tasso di interesse applicato e quello medio di mercato, nonché dalla condizione di necessità economica del soggetto passivo, che lo abbia indotto ad accettare condizioni di finanziamento particolarmente gravose, anche in assenza di condotte violente o minacciose da parte dell'agente. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori e nella determinazione della pena, purché la motivazione risulti logica, coerente e immune da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Relatore

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Li.Fe. nato a S il omissis
avverso la sentenza del 28/10/2022 della Corte di Appello di Bari
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
udite le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. Bu.Vi., che ha insistito nei motivi di ricorso e chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Li.Fe., a mez…

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