Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1053 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:1053SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, da quella originariamente prevista dalla strumentazione urbanistica vigente a quella di fatto realizzata dal proprietario, senza la preventiva autorizzazione dell'autorità competente, integra una violazione urbanistica sanzionabile ai sensi della normativa regionale di riferimento. Tuttavia, l'amministrazione comunale, nel comminare la sanzione pecuniaria per tale violazione, è tenuta a motivare adeguatamente la scelta di applicare la misura massima prevista dalla legge, illustrando le ragioni che giustificano tale determinazione in relazione alla gravità della condotta accertata e all'impatto del mutamento di destinazione sull'assetto urbanistico-edilizio della zona interessata. In mancanza di tale motivazione, il provvedimento sanzionatorio è illegittimo per carenza di motivazione. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi fondamentali desumibili dalla sentenza: 1. Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, senza la preventiva autorizzazione, integra una violazione urbanistica sanzionabile. 2. L'amministrazione comunale ha il potere-dovere di ripristinare la destinazione d'uso conforme alla strumentazione urbanistica vigente. 3. Nell'irrogare la sanzione pecuniaria per tale violazione, l'amministrazione deve motivare adeguatamente l'applicazione della misura massima prevista dalla legge. 4. La motivazione deve illustrare la gravità della condotta accertata e l'impatto del mutamento di destinazione sull'assetto urbanistico-edilizio della zona. 5. In mancanza di tale motivazione, il provvedimento sanzionatorio è illegittimo per carenza di motivazione. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime i principi di diritto fondamentali desumibili dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali.

Sentenza completa

N. 01696/2013
REG.RIC.

N. 01053/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01696/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1696 del 2013, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via ((omissis)), 16;

contro

Comune di Ostuni, n.c.;

per l'annullamento

dell'ordinanza prot. n. 173/D del 19 Luglio 2012, notificata il 13-19 Giugno 2013, del Dirigente dell'U.T.C. del Comune di Ostuni;

nonchè di ogni altro atto presupposto e/o connesso ed in particolare del verbale prot. n. 12754 del 23 Aprile 2012 del Comando della Polizia Municipale di Ostuni;

Visti il ricorso e i relativi a…

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