Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 557 del 2012

ECLI:IT:TARBAS:2012:557SENT

Massima

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Il Sindaco, quale Ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Tuttavia, tali provvedimenti devono rispettare i seguenti presupposti cumulativi: 1) un grave pericolo che minaccia l'incolumità pubblica o la sicurezza urbana; 2) la contingibilità, cioè una situazione imprevedibile ed eccezionale, che non può essere fronteggiata con i mezzi ordinari previsti dall'ordinamento; 3) l'urgenza, causata dall'imminente pericolosità, che impone l'adozione di un efficace provvedimento straordinario e di durata temporanea in deroga ai mezzi ordinari previsti dalla normativa vigente. Inoltre, tali provvedimenti non possono derogare alle norme costituzionali e comunitarie ed ai principi generali dell'ordinamento giuridico, come quello comunitario del rispetto del criterio della proporzionalità, nel senso che la tutela dell'interesse pubblico sotteso (incolumità pubblica e/o sicurezza urbana) deve essere perseguita con strumenti idonei a realizzare gli obiettivi perseguiti, senza eccedere, utilizzando misure non necessarie per la tutela dell'interesse pubblico, e perciò cercando di incidere sui soggetti privati nella misura strettamente necessaria, provocando così il minor sacrificio possibile dei contrapposti interessi privati. Pertanto, il mancato rispetto dei requisiti minimi prescritti per le strutture socio-assistenziali non costituisce di per sé un grave pericolo che minaccia l'incolumità pubblica e/o la sicurezza urbana, né integra gli estremi di una situazione imprevedibile e/o eccezionale e/o urgente, in quanto non rappresenta un pericolo concreto, attuale ed imminente per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, da non poter essere affrontato con gli ordinari mezzi previsti dalla normativa vigente. In tali casi, il competente Dirigente comunale deve contestare tale circostanza alla struttura socio-assistenziale, concedendo un congruo termine per l'adeguamento, il cui decorso infruttuoso va sanzionato con l'annullamento e/o la revoca dell'autorizzazione già rilasciata.

Sentenza completa

N. 00311/2009
REG.RIC.

N. 00557/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00311/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 311 del 2009, proposto dalla Cooperativa Sociale Presenza e Realtà nel Territorio, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), come da mandato a margine del ricorso, con domicilio eletto in ((omissis)) 2 presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

-Comune di Bella, in persona del Sindaco p.t. nella qualità di Ufficiale del Governo, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza, con domicilio eletto presso gli Uffici della predetta Avvocatura dello Stato di Potenza, siti in Corso XVIII Agosto 1860 n. 46;
-Azienda Sanitaria locale d…

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