Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41266 del 8 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41266PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di recidiva, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi specifici e circostanziati, desunti dalle modalità e dalle circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'indagato, evitando di fondare tale valutazione unicamente sulla gravità del titolo di reato. In particolare, quando l'indagato ha commesso i reati contestati mentre era sottoposto a una misura di prevenzione, la valutazione della sua personalità richiede un vaglio particolarmente accurato, dovendo il giudice verificare la sussistenza di concreti e attuali indici rivelatori di una continuità e effettività del pericolo di reiterazione di condotte analoghe a quella per la quale si procede, oltre che di un generale, progressivo sviluppo della sua capacità a delinquere. Pertanto, il giudice non può ritenere adeguata una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari, sulla base di una valutazione generica e astratta del pericolo di recidiva, ma deve procedere a un'analisi approfondita e puntuale della personalità dell'indagato e delle sue condizioni di vita, al fine di accertare la concreta e attuale sussistenza di tale pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/07/2018 del Tribunale di Catania, Sezione per il riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AGLIASTRO Mirella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale d…

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