Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46190 del 6 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46190PEN

Massima

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Il dolo del reato di riciclaggio sussiste quando l'agente, pur non avendo concorso nel reato presupposto, compie operazioni volte a ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità, nella consapevolezza della loro origine illecita. Tale elemento soggettivo può essere desunto da elementi concorrenti, quali la mancata giustificazione verosimile delle circostanze di acquisizione del bene, il tentativo di esportarlo utilizzando una falsa documentazione, l'omissione di attivarsi per il regolare passaggio di proprietà, nonché ogni altra condotta finalizzata a dissimulare la provenienza criminosa del bene. La valutazione di tali indici probatori rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logica e priva di manifeste illogicità o contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. CIANFROCCA P. - Consigliere

Dott. NICASTRO G. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/06/2021 della Corte d'appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI FULVIO, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE NICASTRO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 01/06/2021, la Corte d'appello di F…

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