Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1290 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:1290SENT

Massima

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Il decorso del termine di 18 mesi previsto dall'art. 21-nonies, comma 1, della legge n. 241/1990 per l'esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione, preclude l'adozione di provvedimenti di annullamento o revoca di una SCIA regolarmente presentata e assistita dal prescritto nulla osta paesaggistico, anche qualora emergano successivamente elementi di difformità rispetto alla normativa urbanistica ed edilizia. Ciò in quanto il legislatore, con l'introduzione del termine perentorio di 18 mesi, ha inteso tutelare l'affidamento del privato nella stabilità del provvedimento tacito, bilanciando l'interesse pubblico all'esercizio del potere di autotutela con l'esigenza di certezza dei rapporti giuridici. Pertanto, decorso tale termine, l'amministrazione è tenuta a far valere eventuali abusi edilizi attraverso l'adozione di ordinanze di demolizione, senza poter incidere sulla validità della SCIA. Analogamente, qualora la SCIA risulti assistita dal prescritto nulla osta paesaggistico, l'amministrazione non può procedere all'annullamento o alla revoca della stessa per ragioni di tutela del paesaggio, dovendo in tal caso far valere le violazioni attraverso l'adozione di specifici provvedimenti di demolizione. In tali ipotesi, l'unico rimedio esperibile dall'amministrazione è l'esercizio del potere di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, mediante l'adozione di ordinanze di demolizione delle opere realizzate in difformità dalla SCIA, senza poter incidere sulla validità del titolo abilitativo tacito. Ciò al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità dei provvedimenti amministrativi, evitando che l'esercizio del potere di autotutela possa essere utilizzato come strumento per aggirare i limiti temporali imposti dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2019

N. 01290/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00421/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 421 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Cosenza, corso ((omissis)), n. 23;

contro

Comune di Montauro, in persona del Legale Rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catanzaro, via ((omissis)) n.…

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