Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il diniego di condono edilizio e l'ordinanza di demolizione, ha affermato il seguente principio di diritto: Il provvedimento di diniego di condono edilizio è illegittimo qualora l'amministrazione non abbia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza dei presupposti fattuali posti a fondamento del diniego, in particolare l'esistenza e la localizzazione del vincolo cimiteriale invocato. L'amministrazione è tenuta a indicare con precisione il cimitero di riferimento e la distanza dell'opera abusiva dal perimetro cimiteriale, al fine di consentire la verifica della effettiva applicabilità del vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 338 del T.U. delle leggi sanitarie. In assenza di tali elementi essenziali, il provvedimento di diniego risulta affetto da carenza motivazionale e, pertanto, illegittimo. Inoltre, l'ordinanza di demolizione, fondata sul presupposto diniego di condono, è parimenti illegittima in quanto affetta da illegittimità derivata.