Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29240 del 26 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29240PEN

Massima

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Il falso accusatore, consapevole dell'innocenza della persona denunciata, è punito per il delitto di calunnia, anche qualora la denuncia sia stata presentata in forma di smarrimento di titoli di credito, in realtà consegnati al denunciato in pagamento di debiti pregressi. Il reato sussiste indipendentemente dalla qualità soggettiva della persona offesa, che può essere legittimata al risarcimento del danno sia come persona fisica che come rappresentante di un'impresa. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, per mancanza di motivi idonei, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare eventuali cause di non punibilità, comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, nonché al rimborso delle spese sostenute dalla parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

NI. Si. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, emessa in data 5.1.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del cons. Dott. IPPOLITO Francesco;

- udita la requisitoria del Procuratore generale, in persona del sostituto Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- udito il difensore della parte civile, a…

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