Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48043 del 19 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48043PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame in ordine alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza possibilità di rilettura degli elementi indizianti. Il giudizio di legittimità non può infatti sostituirsi al giudizio di merito, essendo la pronuncia cautelare fondata su indizi e tendente all'accertamento di una qualificata probabilità di colpevolezza, e non della responsabilità definitiva. Pertanto, il giudice di legittimità deve escludere l'inammissibilità del ricorso solo laddove la motivazione del tribunale del riesame risulti priva di adeguata giustificazione logica e giuridica in relazione agli elementi indiziari posti a fondamento della misura cautelare, senza poter sindacare la valutazione di tali elementi probatori operata dal giudice di merito. Inoltre, il giudice di legittimità deve verificare che il tribunale del riesame abbia adeguatamente esaminato e confutato le eventuali ipotesi alternative prospettate dalla difesa, senza omettere di motivare in ordine a tali deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. PARDO I - rel. Consigliere

Dott. SGADARI G. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincen - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/02/2022 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del PG Dott. LIDIA GIORGIO, il quale chiede dichiararsi il ricorso inammissibile;
Udito il difensore avv.to (OMISSIS), il quale anche in sostituzione dell'avv.to (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso e l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in …

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