Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33839 del 25 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:33839PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. richiede la dimostrazione di elementi strutturali specifici, quali l'esistenza di un vincolo associativo stabile tra più persone, la pluralità di reati-fine e l'accordo diretto al perseguimento di uno scopo criminoso comune, non potendo essere confuso con l'esercizio di normali attività politiche, anche se finalizzate al consolidamento del potere di un partito sul territorio. La mera attività di propaganda politica, anche se svolta con modalità discutibili, non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessaria la prova di un programma criminoso condiviso e di condotte concrete volte alla sua realizzazione. Inoltre, la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo non può essere desunta automaticamente dalla sola esistenza di reati-fine, dovendosi procedere a una valutazione autonoma e specifica degli elementi costitutivi del delitto di cui all'art. 416 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Lu. Vi., nato ad (OMESSO) il (OMESSO);

contro l'ordinanza del 3 febbraio 2008 emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibili…

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