Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7039 del 14 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7039PEN

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica da parte di un pubblico ufficiale, nella consapevolezza della falsità dei presupposti attestati dal richiedente circa la sussistenza dei requisiti per l'accoglimento della domanda, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico. Ciò in quanto l'autorizzazione paesaggistica, che presuppone un giudizio di conformità dell'intervento edilizio agli strumenti urbanistici ed ambientali vigenti, esprime una valutazione tecnica vincolata alla verifica della rispondenza dell'intervento a parametri normativamente predeterminati, la cui falsità è pertanto sanzionabile penalmente. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza, in capo ai soggetti coinvolti, della incompatibilità dell'intervento edilizio con la destinazione urbanistica e paesaggistica dell'area, a prescindere dalla effettiva realizzazione dei lavori o dall'ottenimento dei successivi titoli abilitativi. La cessione di cubatura tra fondi non contigui e con diversa destinazione urbanistica, finalizzata ad aggirare i limiti edilizi previsti dalla normativa, integra altresì il reato di falso, non potendosi ritenere tale operazione conforme ai principi di corretta pianificazione del territorio. In tali casi, la condotta degli imputati, caratterizzata dalla sistematicità del meccanismo ideato per eludere la disciplina urbanistica e paesaggistica, esclude la possibilità di ravvisare una mera illegittimità o un errore interpretativo della normativa, configurando invece la piena consapevolezza della illiceità delle azioni poste in essere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 3.7.2017 della Corte di Appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Tocci Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione degli avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) pe…

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