Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24563 del 20 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24563PEN

Massima

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La retrodatazione della custodia cautelare ex art. 297 c.p.p., comma 3, è subordinata alla dimostrazione di tre presupposti: a) l'anteriorità dei fatti oggetto della seconda ordinanza rispetto alla data di emissione della prima; b) la sussistenza di un rapporto di connessione qualificata tra tutti i reati oggetto di entrambe le ordinanze; c) la desumibilità dagli atti, alla data dell'esercizio dell'azione penale nel primo procedimento, degli elementi di tutti i reati contestati nella seconda ordinanza. Il mancato assolvimento dell'onere probatorio in ordine a tale ultimo presupposto, anche in assenza di impugnazione dei precedenti provvedimenti che avessero ritenuto sussistenti i primi due, legittima il rigetto dell'istanza di retrodatazione. Né può rilevare, ai fini della sussistenza del terzo presupposto, la mera desumibilità degli elementi costitutivi dei reati contestati nella seconda ordinanza al momento dell'arresto effettuato nel primo procedimento, atteso che il riferimento normativo è espressamente alla data dell'esercizio dell'azione penale. Inoltre, l'accertamento della sussistenza di tale presupposto richiede l'esame degli atti, attività preclusa al giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n, a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 24/10/2011 del Tribunale di Bologna;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Andreazza Gastone;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Montagna Alfredo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza d…

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