Il progettista o tecnico abilitato che predispone la relazione di accompagnamento alla denuncia di inizio attività (DIA) in materia edilizia assume la qualifica di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. La relazione tecnica allegata alla DIA ha natura di "certificato" in quanto costituisce parte integrante ed essenziale della dichiarazione stessa, sostituendosi in via ordinaria ai controlli dell'ente territoriale e offrendo le garanzie di legalità e correttezza dell'intervento edilizio. Pertanto, la falsa attestazione contenuta nella relazione tecnica, sia in relazione alla descrizione dello stato dei luoghi, all'individuazione di eventuali vincoli, alla rappresentazione delle opere da realizzare, che alla dichiarazione di conformità alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie, integra il reato di falso ideologico in certificato previsto dall'articolo 481 del codice penale. Il progettista, in qualità di direttore dei lavori, ha inoltre il dovere di costante controllo della conformità delle opere progressivamente realizzate rispetto a quanto denunciato nella DIA.