Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29838 del 10 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:29838PEN

Massima

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Il reato di minaccia è un reato formale di pericolo, per la cui integrazione non è richiesto che il bene tutelato sia realmente leso, essendo sufficiente che il male prospettato possa incutere timore nel soggetto passivo, menomandone la sfera della libertà morale, secondo una valutazione operata avendo di mira le reazioni dell'uomo comune. Pertanto, l'espressione "se non la fai finita, io ti spezzo le gambe" ha sicuro contenuto intimidatorio, a prescindere dall'età dell'imputato. Al contrario, non si verifica una lesione dell'onore penalmente rilevante quando le espressioni verbali utilizzate si risolvono in dichiarazioni di insofferenza rispetto all'azione del soggetto nei cui confronti sono dirette e sono prive di contenuto offensivo nei riguardi dell'altrui onore o decoro, benché proposte con terminologia scomposta ed ineducata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

parti civili;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 802/2012 GIUDICE DI PACE di MILANO, del 07/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;<…

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