L'intervento di installazione di una struttura mobile temporanea stagionale a servizio dell'attività di balneazione, anche se previsto per un periodo inferiore a 120 giorni, è soggetto a procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146, comma 9, del d.lgs. n. 42/2004 e dell'allegato 1, n. 39, del d.P.R. n. 139/2010, in quanto rientrante nella categoria delle "strutture stagionali non permanenti collegate ad attività turistiche, sportive o del tempo libero, da considerare come attrezzature amovibili". La presentazione di una DUAAP incompleta, in quanto priva dell'autorizzazione paesaggistica necessaria, non fa decorrere il termine di legge per l'adozione del provvedimento interdittivo da parte dell'amministrazione comunale, la quale può pertanto legittimamente adottare tale provvedimento anche oltre il termine di venti giorni, in quanto l'assenso tacito non può formarsi in assenza di una dichiarazione completa e veritiera. Il potere di disapplicazione degli atti regolamentari illegittimi, in quanto contrastanti con la fonte legislativa primaria, è riconosciuto al giudice amministrativo, il quale può quindi disapplicare la parte del d.P.R. n. 139/2010 che esclude dall'obbligo di autorizzazione paesaggistica gli interventi di durata inferiore a 120 giorni, in quanto tale previsione risulta in contrasto con l'art. 149 del d.lgs. n. 42/2004.