Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 444 del 2018

ECLI:IT:CGARS:2018:444SENT

Massima

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Il rilascio di autorizzazioni sanitarie per la realizzazione e gestione di strutture socio-sanitarie, quali comunità terapeutiche assistite, è subordinato all'acquisizione del previo parere di compatibilità da parte della Regione, in relazione al fabbisogno complessivo e alla localizzazione territoriale delle strutture presenti in ambito regionale, al fine di garantire una programmazione sanitaria razionale ed organizzata, volta a soddisfare in modo adeguato la domanda di servizi sanitari e socio-sanitari. Tale parere di compatibilità costituisce un presupposto indefettibile per il rilascio dell'autorizzazione sanitaria, anche nel caso in cui la struttura sia realizzata mediante semplici lavori di adeguamento di locali già destinati ad attività socio-sanitaria, non essendo sufficiente il mero rilascio di autorizzazioni edilizie da parte del Comune. L'amministrazione regionale, pertanto, può legittimamente revocare in autotutela un'autorizzazione sanitaria precedentemente rilasciata, qualora accerti la mancata acquisizione del prescritto parere di compatibilità, in quanto tale vizio originario giustifica il sacrificio dell'interesse privato alla conservazione del provvedimento autorizzatorio, in favore del prevalente interesse pubblico alla corretta programmazione sanitaria. In tale ipotesi, l'annullamento in autotutela non viola i limiti di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, atteso che l'interesse pubblico alla razionale distribuzione dei titoli autorizzatori, in coerenza con la programmazione sanitaria regionale, prevale sull'interesse del privato alla conservazione del provvedimento, anche ove sia trascorso un significativo lasso di tempo dal rilascio dell'autorizzazione. Inoltre, l'adeguata motivazione del provvedimento di annullamento, che faccia esplicito riferimento alla mancata acquisizione del parere di compatibilità, soddisfa l'obbligo di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990, senza che sia necessario un'analitica comparazione degli interessi coinvolti. Conseguentemente, gli ulteriori atti adottati in esecuzione del provvedimento di annullamento, quali l'archiviazione della richiesta di accreditamento e il rilascio di nuove autorizzazioni sanitarie a favore di altri soggetti, non risultano affetti da illegittimità derivata.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/07/2018

N. 00444/2018REG.PROV.COLL.

N. 01010/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1010 del 2017, proposto da: Salusen S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Palermo, via E. Torricelli, n. 3;

contro

Azienda sanitaria provinciale di Enna, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Enna, via Messina, n.1;
Regione Siciliana - Assessorato regionale della salute, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa per legge dall'…

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