La realizzazione di una tettoia in legno di dimensioni non irrilevanti, posta in aderenza a un fabbricato preesistente e adibita a parcheggio pertinenziale, costituisce una vera e propria opera esterna che, in assenza di un regolare titolo edilizio, è soggetta alla disciplina vigente in materia di rispetto delle distanze tra le costruzioni e non può essere considerata una mera pertinenza assorbita nell'edificio principale. Pertanto, tale manufatto, qualora non conforme agli strumenti urbanistici e alle norme tecniche di attuazione vigenti, è suscettibile di sanzione demolitoria ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, non potendo trovare applicazione la deroga prevista dall'art. 9 della legge n. 122/1989 per la realizzazione di parcheggi pertinenziali, la quale è espressamente limitata ai soli casi di interventi realizzati nel sottosuolo degli immobili già esistenti, al piano terra dei fabbricati o nel sottosuolo delle aree pertinenziali esterne, senza possibilità di interpretazione analogica. L'amministrazione comunale, pertanto, è legittimata a negare la sanatoria richiesta e a disporre la demolizione del manufatto, qualora lo stesso risulti in contrasto con la disciplina urbanistica e edilizia vigente, anche in ragione del mancato rispetto delle distanze legali tra le costruzioni, senza che ciò comporti una violazione del giusto procedimento o un eccesso di potere, purché la motivazione del provvedimento risulti adeguata e puntuale.