Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11826 del 21 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:11826PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la determinazione della pena, indicando gli elementi di cui all'art. 133 c.p. ritenuti rilevanti e decisivi, senza essere obbligato ad un'analitica valutazione di tutti i fattori favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti; tuttavia, qualora sia stata espressamente richiesta la sospensione condizionale della pena, il giudice deve pronunciarsi in merito a tale beneficio, non potendo ometterne la valutazione. La mancata pronuncia sulla sospensione condizionale, pur in presenza di una richiesta espressa, determina l'annullamento parziale della sentenza con rinvio per il nuovo giudizio su tale aspetto, ferma restando l'irrevocabilità della pronuncia sulla responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. RAMACCI Luca -Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Relatore

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ca.Sa. nato il (Omissis) a C; nel procedimento a carico del medesimo;
avverso la sentenza del 15/11/2022 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente;
letta la requisitoria scritta del Sost. Procuratore Generale dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio limitatamente alla sospensione condizionale della pena, dichiarandosi nel resto l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di B…

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