Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2595 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:2595SENT

Massima

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Il diniego di nulla osta per la sanatoria edilizia, ove successivamente superato con il rilascio del provvedimento richiesto, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente rigetto della domanda di risarcimento del danno, in quanto il ricorrente ha ottenuto il bene della vita cui aspirava, senza aver esperito tutti i rimedi cautelari previsti dalla legge. Pertanto, il Giudice amministrativo, in tali casi, non può che dichiarare la cessazione della materia del contendere, con condanna delle amministrazioni intimate al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale. La domanda di risarcimento del danno, inoltre, è infondata ove risulti solo genericamente quantificata e non supportata dalla prova dell'effettiva sussistenza del pregiudizio lamentato.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/02/2019

N. 02595/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05593/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5593 del 2007, proposto da -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alberto Campegiani, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Staz. di S. Pietro, 45;

contro

Il Parco Regionale dei Castelli Romani, il Comune di Marino, non costituiti in giudizio;

per l’annullamento

del diniego del nulla osta ai sensi art. 28 L. regionale 29/97 per sanatoria edilizia nonché per il risarcimento dei danni.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'ud…

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