Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17314 del 23 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17314PEN

Massima

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La violazione degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo o divieto di soggiorno costituisce reato, punito come delitto ai sensi dell'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956 nell'attuale formulazione, mentre le ipotesi meno gravi di violazione degli obblighi connessi alla sola sorveglianza speciale di pubblica sicurezza sono punite come contravvenzione ai sensi del comma 1 del medesimo articolo. Tuttavia, ai fini dell'applicazione della norma penale nel tempo, occorre verificare quale delle due disposizioni risulti più favorevole all'imputato, in applicazione del principio generale di cui all'art. 2, comma 4, c.p. Inoltre, la notifica del provvedimento di sorveglianza speciale costituisce un presupposto necessario per la configurabilità del reato, non potendo altrimenti ritenersi integrata la fattispecie. Infine, il decorso del termine di prescrizione, calcolato secondo la disciplina più favorevole all'imputato, determina l'estinzione del reato, con conseguente annullamento della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/04/2008 CORTE APPELLO di SALERNO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per l'annullamento della sentenza perche' prescritto il reato per prescrizione.

MOTIVI DEL…

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