Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 781 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:781SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non necessita di una specifica motivazione in ordine alla prevalenza dell'interesse pubblico, in quanto la repressione degli abusi edilizi costituisce un preciso obbligo dell'amministrazione, che non gode di alcuna discrezionalità al riguardo. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato senza la previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di un provvedimento vincolato il cui presupposto è costituito unicamente dalla constatata esecuzione dell'opera in totale difformità o in assenza del titolo abilitativo. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullamento del provvedimento sanzionatorio, stante il carattere vincolato dello stesso e l'evidenza dell'inidoneità della partecipazione della parte interessata al procedimento a incidere sul contenuto del provvedimento. Inoltre, l'amministrazione comunale può legittimamente procedere all'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive e della relativa area di sedime, a seguito dell'accertamento dell'inottemperanza alle ordinanze di demolizione, senza necessità di una specifica motivazione in ordine a tale misura, che risulta conseguenziale all'accertata abusività degli interventi edilizi e al mancato adempimento degli obblighi di demolizione imposti. La pendenza del giudizio avverso i provvedimenti di demolizione non incide sulla legittimità del successivo provvedimento di acquisizione, in quanto quest'ultimo è adottato a seguito dell'accertamento dell'inottemperanza alle precedenti ordinanze, la cui efficacia non risulta essere mai stata sospesa.

Sentenza completa

N. 00789/2007
REG.RIC.

N. 00781/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00789/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 789 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da Giovanni Cinquegrana e Rosa Pelella, rappresentati e difesi dall'avv. Carmine Di Mauro, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Napoli, via Giustiniano, 136;

contro

il Comune di Casoria, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanni Cresci e Mauro Iavarone, con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 177 del 7 novembre 2006, con la quale l’amministrazione comunale ha ingiunto a Giovanni Cinque…

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