Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43274 del 22 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43274PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di concessione dei benefici penitenziari a condannati per uno dei delitti indicati nell'art. 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, è legittimo il provvedimento del tribunale di sorveglianza che ritenga l'impossibilità di un'utile collaborazione con la giustizia, ai sensi dell'art. 58-ter della medesima legge, nel caso in cui i fatti oggetto di condanna (nella specie, efferati omicidi) siano stati compiutamente accertati sul fondamento soltanto di dichiarazioni di collaboratori di giustizia e non anche di prove tecnico-scientifiche, dovendosi escludere che queste ultime siano le uniche a consentire una completa ricostruzione dei fatti, dal momento che l'art. 58-ter cit., ai fini dell'efficacia del contributo collaborativo, non contempla alcuna gerarchia tra differenti tipologie di prove in punto di decisività e concretezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI VENEZIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 2050/2016 del Tribunale di Sorveglianza di Venezia in data 20/02/2019;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona della Dott.ssa MIGNOLO Olga, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinan…

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