Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6393 del 10 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6393PEN

Massima

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Il contributo del concorrente alla realizzazione del reato plurisoggettivo, anche se non essenziale o causalmente determinante, può integrare ipotesi di concorso punibile ai sensi dell'art. 110 c.p., qualora tale contributo abbia agevolato in modo significativo la perpetrazione del delitto, a prescindere dalla sua qualificazione come partecipazione associativa o mera condotta di favoreggiamento. Il giudice, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, deve motivare in modo adeguato e logico le ragioni per le quali ritiene che il contributo del concorrente integri una fattispecie piuttosto che l'altra, senza confondere i presupposti oggettivi e soggettivi distintivi tra le diverse ipotesi di partecipazione e favoreggiamento. Inoltre, il riconoscimento di esigenze cautelari, come il pericolo di reiterazione del reato, deve essere coerente con la qualificazione giuridica dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia Gaeta - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE TRIBUNALE DI TRENTO;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/07/2016 del TRIB. LIBERTA' di TRENTO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere UGO BELLINI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FILIPPI Paola, la quale ha concluso per l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Trento in sed…

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