Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30934 del 15 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30934PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunto non solo dalla gravità del titolo di reato, ma anche dalla modalità della condotta perpetrata, dalle circostanze di fatto in cui essa si è svolta e dalla personalità dell'indagato, elementi che consentono di effettuare una prognosi sulla probabile ricaduta del soggetto nella commissione di ulteriori reati. In particolare, nel caso di reati associativi in materia di stupefacenti, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere non viene meno per il solo fatto che l'indagato si sia temporaneamente astenuto dalla partecipazione all'associazione, essendo rilevanti ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione anche i precedenti procedimenti penali pendenti a suo carico, in quanto idonei a determinare un apprezzamento sulla sussistenza del concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie. Inoltre, il ruolo di vertice ricoperto dall'indagato all'interno dell'associazione, il suo consolidato inserimento nel sodalizio criminale e la sua conoscenza dei meccanismi di movimentazione delle sostanze stupefacenti possono giustificare il permanere delle esigenze cautelari anche in assenza di condotte delittuose recenti, in considerazione del concreto pericolo che l'indagato possa continuare a gestire i traffici illeciti anche dal domicilio, approfittando dei rapporti consolidati e della sua esperienza criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MOLINO PIETRO: "Inammissibilita' del ricorso";
Il difensore, avv. (OMISSIS), sost. proc. si riporta ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Cagliari con ordinanza del 26 nov…

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