Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33620 del 15 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33620PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento aggravato, in ragione della natura pubblica del bene danneggiato, è perseguibile d'ufficio e non può essere estinto per remissione di querela, in quanto la tutela dell'interesse pubblico prevale sulla disponibilità del diritto da parte del privato offeso. Il giudice è tenuto a valutare la sussistenza dell'aggravante contestata, indipendentemente dalla volontà della persona offesa di rimettere la querela, al fine di assicurare l'effettività della sanzione penale e la protezione della collettività da condotte lesive di beni giuridici di rilevanza pubblica. La declaratoria di estinzione del reato per remissione di querela, in presenza di un'aggravante che comporta la perseguibilità d'ufficio, integra un vizio di legittimità della sentenza, che deve essere annullata e rinviata al giudice di merito per una nuova valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI ENNA;

nei confronti di:

1) SA. LI. DA. , N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 142/2004 TRIBUNALE di ENNA, del 06/12/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Stabile Carmine, che ha concluso per l'annullamento…

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