Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 20262 del 2010

ECLI:IT:TARNA:2010:20262SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento sanzionatorio, come l'ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive, diviene improcedibile per carenza di interesse qualora, successivamente alla sua proposizione, il responsabile dell'abuso edilizio presenti istanza di condono o sanatoria, in quanto ciò comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito od implicito, di accoglimento o di rigetto dell'istanza, che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. In tali casi, l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento di rigetto dell'istanza di condono o sanatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 1752 del 1993, proposto da:
Tu.Co. e Se.Fi., rappresentate e difese dall'avv. Bi.Va., con domicilio eletto presso il medesimo, in Napoli;
contro
Comune di Napoli, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Municipale, domiciliata in Napoli;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia, dell’ingiunzione di demolizione n. 939 del 16/07/1992, notificata in data 23/11/1992, con la quale il Sindaco del Comune di Napoli ingiungeva alle ricorrenti la demolizione di opere edilizie - consistenti in un manufatto in c.a composto da piano seminterrato, piano rialzato e primo piano, di superficie di mq. 300 circa X 7,50 di H. fuori terra - ed il ripristino dello stato dei luoghi entro dieci giorni dalla notifica
Visto il ricorso con i relativi all…

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