Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13969 del 7 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13969PEN

Massima

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La detenzione illegale di munizioni per arma comune da sparo, non denunciate all'autorità di pubblica sicurezza, integra la fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 697 c.p. e non il delitto di detenzione abusiva di munizioni da guerra previsto dalla L. n. 895 del 1967, artt. 2 e 7. Ciò in quanto le cartucce calibro 9x19 parabellum, pur essendo in uso prevalente alle forze di polizia e militari, non possono essere qualificate come munizioni da guerra in ragione della loro intrinseca potenzialità offensiva non superiore a quella di altre munizioni per armi comuni da sparo liberamente commerciabili. La detenzione illegale di tali munizioni, pertanto, rientra nell'ambito applicativo della norma codicistica che sanziona la detenzione non denunciata di munizionamento per armi comuni, senza che rilevi la loro destinazione d'uso prevalente alle forze armate e di polizia. Il reato di cui all'art. 697 c.p. ha natura permanente, per cui il termine di prescrizione decorre dalla data del sequestro delle munizioni, e non già dal momento in cui è iniziata la detenzione. Infine, eventuali questioni relative alla destinazione delle munizioni come ordinario corredo dell'arma legittimamente detenuta, se non dedotte in appello, non possono essere esaminate per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3025/2012 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 10/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sent3enza impugnata sulla qualificazione del reato ed invio degli atti alla competente Corte di Appello; rigetto nel res…

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