Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5972 del 11 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5972PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di unificazione in continuazione di più condanne per reati della stessa specie, deve accertare la sussistenza di un preventivo ed unitario disegno criminoso, non limitandosi alla mera constatazione dell'omogeneità delle condotte e della vicinanza temporale dei fatti. Ove, invece, emerga che i reati costituiscano l'espressione di uno "stile di vita" delinquenziale, reiterato in occasionali contingenze, senza un disegno unitario preventivo, il giudice può legittimamente escludere il vincolo di continuazione, in conformità con l'orientamento giurisprudenziale consolidato, trattandosi di valutazione in fatto insuscettibile di riesame in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. PE. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/03/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 06.03.2008 la Corte d'appello di Napoli, in funzione di giudice dell'esecuzione, respingeva l'istanza proposta da Di. Pe. Vi. di u…

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