Consiglio di Stato sentenza n. 2727 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:2727SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in materia di installazione di impianti pubblicitari, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione comunale può legittimamente rigettare le istanze di conferma dell'autorizzazione per gli impianti pubblicitari già installati, qualora accerti che gli stessi siano totalmente abusivi e installati in violazione delle norme del Codice della Strada e del Regolamento comunale sulla pubblicità e le pubbliche affissioni, nonché in assenza di validi ed espressi titoli autorizzatori. In tali casi, l'Amministrazione non è tenuta a esperire il previo contraddittorio procedimentale di cui all'art. 10-bis della L. n. 241/1990, poiché la mancanza di tale adempimento non incide sulla legittimità sostanziale della decisione, quando le emergenze processuali confermino che la stessa non avrebbe potuto avere diverso contenuto. 2. Il silenzio serbato dall'Amministrazione comunale e il mero pagamento dell'imposta sulla pubblicità non sono idonei a determinare il tacito rilascio dell'autorizzazione all'installazione degli impianti pubblicitari, in quanto la normativa di settore (artt. 3, comma 3, D.Lgs. n. 507/1993 e 23, comma 4, Codice della Strada) richiede il formale provvedimento autorizzatorio dell'ente proprietario della strada. 3. L'art. 39 del nuovo Piano generale degli impianti pubblicitari, che disciplina il regime transitorio per gli impianti già installati, è immediatamente lesivo e, pertanto, deve essere impugnato nel termine decadenziale di 60 giorni dalla sua pubblicazione, non potendo essere fatto valere oltre tale termine. 4. Anche in assenza di formali titoli autorizzatori, l'Amministrazione comunale è tenuta a verificare, caso per caso, la conformità degli impianti pubblicitari alle prescrizioni del Codice della Strada e del Regolamento comunale, non potendo disporne automaticamente la rimozione senza tale puntuale accertamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/04/2019

N. 02727/2019REG.PROV.COLL.

N. 02236/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 2236 del 2018, proposto da
Pubbliemme S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale di ((omissis)), n. 90;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, piazza ((omissis)), n. 101;

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