Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 23779 del 24 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23779CIV

Massima

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Il comportamento non collaborativo e la mancata difesa del professionista nel procedimento disciplinare, unitamente all'assenza di elementi probatori certi circa la natura dell'incarico conferito, integrano una responsabilità disciplinare per condotta non scusabile e trascuratezza nei confronti della parte assistita, la quale giustifica l'irrogazione di una sanzione disciplinare, pur in presenza di "ombre" istruttorie che non consentono di accertare con piena certezza la violazione specifica contestata. Il giudice disciplinare, nel valutare la gravità della condotta e l'entità della sanzione, deve bilanciare l'accertata responsabilità del professionista con le carenze istruttorie emerse, riducendo la sanzione rispetto a quella originariamente irrogata dall'organo territoriale, ove ritenga che le "ombre" probatorie non consentano di affermare con piena certezza la violazione specifica contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - ((omissis)) f.f.

Dott. TRIOLA ((omissis)) - Presidente di sezione

Dott. FELICETTI Francesco - Consigliere

Dott. DI PALMA Salvatore - rel. Consigliere

Dott. BUCCIANTE Ettore - Consigliere

Dott. SPAGNA MUSSO Bruno - Consigliere

Dott. DI CERBO Vincenzo - Consigliere

Dott. TIRELLI Francesco - Consigliere

Dott. SAN GIORGIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI UDINE, in persona del Presidente pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA ALBERICO II 11, presso lo studio dell'avvocato SCARPA ANGELO, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato CONSOLI MAURIZIO, per delega a m…

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