Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24611 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24611PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza dell'attenuante del fatto di lieve entità prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 in materia di detenzione di sostanze stupefacenti deve tenere conto non solo della quantità, ma anche della qualità della droga sequestrata, in relazione all'offensività della condotta rispetto al bene giuridico tutelato dalla norma. Pertanto, la mera entità quantitativa non è sufficiente a integrare tale circostanza attenuante, essendo necessario valutare complessivamente le modalità e le caratteristiche oggettive del fatto, come la diversa natura degli stupefacenti detenuti (ad esempio eroina e cocaina). La Corte di Cassazione, anche a Sezioni Unite, ha infatti affermato che il giudizio di lieve entità deve essere formulato con riferimento a tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del reato, senza limitarsi al solo dato ponderale, al fine di accertare la reale offensività della condotta rispetto al bene tutelato dalla norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FR. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1801/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 06/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA C., che ha concluso per dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto da FR. SA. avverso la sentenza del Tribun…

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