Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 633 del 2020

ECLI:IT:CGARS:2020:633SENT

Massima

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Il decreto di espropriazione adottato oltre il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità non è nullo ma annullabile, con la conseguenza che il proprietario espropriato non può pretendere la restituzione del bene, ma ha diritto al risarcimento del danno per la perdita della proprietà, da quantificarsi secondo i criteri di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 (Testo unico delle espropriazioni), con rivalutazione e interessi, nonché al risarcimento del danno non patrimoniale forfetariamente liquidato nella misura del 10% del valore venale del bene. Il proprietario ha l'onere di provare il danno derivante da comportamenti colposi o negligenti della pubblica amministrazione nell'esecuzione dell'opera pubblica, non essendo sufficiente la mera prova dell'intervenuta espropriazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/07/2020

N. 00633/2020REG.PROV.COLL.

N. 01167/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 1167 del 2019, proposto dal Comune di Capizzi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesca Gemmellaro e dall’avvocato Carmelo Panatteri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Maria Cuva, Olga Cuva, Felicita Lidia Cuva, rappresentati e difesi dall'avvocato Alessandro Arcifa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giovanni Immordino in Palermo, viale Libertà n. 171;
Angioletta Ada Cuva non costituita in giudizio;

per …

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