Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13253 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13253SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, in caso di mancata esecuzione di decreti ingiuntivi divenuti definitivi, è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione resistente di dare integrale esecuzione ai medesimi decreti entro un termine perentorio, decorso il quale, in caso di ulteriore inadempienza, dispone la nomina di un commissario ad acta per l'adozione degli atti necessari all'esecuzione, a spese dell'amministrazione inadempiente. Tale pronuncia si fonda sul principio di effettività della tutela giurisdizionale, in base al quale il giudice deve assicurare l'attuazione pratica del giudicato formatosi sui provvedimenti esecutivi emessi in favore del ricorrente, senza che l'amministrazione possa sottrarsi all'obbligo di adempiere spontaneamente. Il giudice, pertanto, nel dichiarare l'obbligo di esecuzione, fissa un termine perentorio per l'adempimento e, in caso di ulteriore inerzia, nomina un commissario ad acta al fine di garantire l'esecuzione forzata del giudicato, a tutela del diritto del ricorrente al soddisfacimento della propria pretesa. Tale soluzione è coerente con il principio di effettività della tutela giurisdizionale, in base al quale il giudice deve assicurare l'attuazione pratica del giudicato formatosi sui provvedimenti esecutivi emessi in favore del ricorrente, senza che l'amministrazione possa sottrarsi all'obbligo di adempiere spontaneamente. Inoltre, la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio e del compenso del commissario ad acta rappresenta un ulteriore strumento di pressione per indurre l'adempimento, in attuazione del principio di responsabilità della pubblica amministrazione per il mancato rispetto del giudicato.

Sentenza completa

N. 09486/2014
REG.RIC.

N. 13253/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09486/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale n.9486 del 2014 proposto da Johnson & Johnson Medical spa, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. ((omissis)) in Roma, ((omissis)) n.5;

contro

l’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio,

per l’esecuzione:

del giudicato formatosi sui seguenti decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Velletri:

1) n. 838/07 del 2.7.2007 con cui si ordinava all'intimata Amministrazione il pagamento…

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